Sono uno strenuo difensore della didattica in presenza. Lo ammetto: il mio giudizio è sospetto, perché lascia trasparire un conflitto di interessi abbastanza evidente. Sono infatti convinto che la didattica in presenza faccia bene prima di tutto ai professori; poi, penso anche che faccia bene agli studenti, ma di primo acchito vorrei assumere la prospettiva particolare del docente.
In presenza egli ha modo di svolgere al meglio il proprio compito di tenere lezione di fronte a delle persone in carne e ossa, a studentesse e studenti che interagiscono e intervengono, certo prendendo la parola e chiedendo spiegazioni, ma spesso anche semplicemente assumendo una certa postura del corpo o attraverso sguardi di soddisfazione o al contrario di disorientamento. [Leggi di più…]