Ogni nostra parola e ogni nostro gesto sono dettati dalla pulsione a perseguire un certo fine che li unifichi. E siccome i nostri fini nella quotidianità sono molti, la stessa pulsione tende a unificare i vari fini in un fine (vagamente) unico (la salute, il denaro, il potere, la fama, l’amore ecc.). Questa pulsione a unificare afferra anche la pratica della politica, naturalmente. Anche la politica è infatti un tentativo di unificare: unificare l’agire dei molti per condurli verso un fine che sia, appunto, comune.
Nel secolo scorso si è tentato di unificare politicamente attraverso ‘ideologie’ più o meno totalizzanti (collettivismo, liberalismo, fascismo, nazismo ecc.). I risultati sono stati sempre o quasi sempre disastrosi. Sicché oggi nessuno ha il coraggio di coltivare un disegno politico che vada oltre un tempo breve-brevissimo. Siamo in qualche modo eredi stanchi e disillusi della recente modernità.