Non è facile la vita del liberale in questi giorni. Soprattutto di chi ha una concezione realistica e storicistica del liberalismo e non ama gli appelli alla resistenza che ci vorrebbero tutti in trincea su un Aventino. A chi mi chiede cosa penso del governo legastellato, celiando, rispondo che è brutto assai, ma che i precedenti governi erano altrettanto poco belli (oltre ad essere stati in qualche modo la ‘causa’ dell’avvento dei barbari ‘novatori’). Non sogno proprio un ‘ritorno al passato’. Ma, allora, che fare? Ho deciso di dare, in questa sede, e di sottoporre ai lettori di questo blog, una risposta articolata per punti (quindi schematica e anche con un che di apodittico che generalmente non è nel mio stile). [Leggi di più…]
Perché non ha più senso parlare di partiti cattolici
Non ho particolari titoli per parlare sul tema dei ‘cattolici in politica’, ma ho l’impressione che si tratti di una questione che, al pari di quella dei ‘liberali in politica’, appartenga a un altro tempo, al secolo scorso. Non perché i cattolici non debbano pretendere di far sentire la loro voce nello spazio pubblico, al contrario di quanto esigeva il vecchio laicismo, contribuendo così a determinare le scelte politiche di fondo della comunità in cui vivono, ma perché, più semplicemente, la politica non sembra più essere il luogo delle grandi e più o meno stabili organizzazioni. Quelle che avevano, per intenderci, un programma più o meno organico e coerente da portare avanti e un riferimento più o meno forte ad un universo di valori e ad una ‘visione del mondo’ ben definiti. Fra l’altro, gli stessi cattolici forse mai come oggi non si sentono unità, nemmeno sotto le insegne del pontefice romano, che nella prassi concreta da tanti di loro tutto è considerato fuorché ‘infallibile’. [Leggi di più…]
Votare o non votare, questo è il problema
«Il mondo è uscito fuori dai cardini», si potrebbe dire con l’Amleto di Shakespeare. Anche se, nel nostro caso, è solo al mondo politico che ci riferiamo. La politica italiana sembra impazzita: apparentamenti inusuali che si fanno e disfanno in un battibaleno, promesse mirabolanti, faziosità manifesta anche se più esibita che praticata, ecc. ecc. Cosa abbiamo fatto per meritarci tanto, si chiede Ernesto Galli Della Loggia? Perché è accaduto tutto questo? Quale la causa? La risposta che sia tutta colpa nostra, un segno del nostro generale declino, non mi convince. Forse sarebbe opportuno lasciare agli storici di domani il compito di dare una interpretazione d’insieme della nostra attuale situazione politica. Mi sembra più impellente invece la questione pratica: Che fare? [Leggi di più…]