È arrivata l’ora dell’ombudsman. Ripresento la mia candidatura at large, vale a dire per qualsiasi, no, non proprio tutti, quotidiano che mi desideri. Certo, leggerli dalla prima all’ultima pagina è un lavoraccio. Mi attendo, dunque, una proposta adeguata di compenso. Lasciamo che continui il dibattito sulle fake news e sulle manipolazioni, anche sul ruolo degli influencer. Ma diamo ai quotidiani italiani un sano difensore civico dei lettori.
Sono almeno più di vent’anni che tutti i lunedì, la seconda pagina del «New York Times» riporta in bella evidenza, scusandosi, gli errori commessi nel corso della settimana, segnalati loro dai lettori, ma anche scoperti attraverso altre modalità. Qui mi limiterò ad alcuni pochi esempi tratti dal «Corriere della Sera» dell’ultima settimana. [Per saperne di più…]