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L’Occidente e gli Altri. Politica tra nazioni o scontro di civiltà?

9 Maggio 2022 di Giuseppe Ieraci 4 commenti

La guerra russo-ucraina ha portato molti a utilizzare la categoria Occidente, che sarebbe una comunità superiore rispetto alle nazioni che ne fanno parte, perché è la civiltà che le sussume. Così qualsiasi critica all’imperativo «Difendere l’Ucraina a tutti i costi, sconfiggere la Russia» è bollata come anti-democratica, anti-liberale e anti-occidentale.

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Finis Europae? L’UE e la guerra

4 Aprile 2022 di Giuseppe Ieraci 7 commenti

La guerra russo-ucraina impone che ci si interroghi sul futuro dell’UE. L’integrazione europea è stata inizialmente ‘funzionale’, gli Stati mettevano assieme sforzi in ambiti socio-economici limitati, senza preoccuparsi della valenza politica di queste sinergie. Del resto non poteva esserci una valenza politica, perché la Guerra Fredda riduceva la sovranità internazionale europea, consegnava il problema della sicurezza continentale all’equilibro tra i due blocchi e agli Americani la garanzia dell’Europa occidentale.

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L’Orso nella Fortezza russa

28 Febbraio 2022 di Giuseppe Ieraci 12 commenti

Nel romanzo distopico The Men in the High Castle, Philip K. Dick immagina un esito ben diverso della II Guerra Mondiale. L’Asse nazi-fascista ha vinto, l’America è ridotta a paese vassallo della Germania, il mediterraneo è prosciugato, e l’Italia ha ora esteso il suo dominio su quelle ‘terre’. Proviamo a immaginare un altro racconto distopico. La II Guerra Mondiale l’hanno effettivamente vinta gli Alleati, ma già nei primi mesi del ’46 la tensione tra lo schieramento occidentale e l’Unione Sovietica cresce.

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Chi ha paura del Lupo cattivo? Cambiare l’art. 138 della Costituzione Italiana per riformare

17 Febbraio 2022 di Giuseppe Ieraci Lascia un commento

Dopo l’impasse che nel 2013 portò al sesto scrutinio alla rielezione di Napolitano, analogamente nel 2022 i nostri Grandi Elettori richiamano e rieleggono Mattarella all’ottavo scrutinio. Ce n’è abbastanza per chiedersi: ma perché il Presidente non ce lo eleggiamo noi ‘popolino’ direttamente? È una suggestione che a poche ore dalla riconferma di Mattarella rilanciava anche Sabino Cassese, salvo poi ammettere che per una svolta presidenziale o semi-presidenziale non avremmo la cultura politica.

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Un Presidente non si giudica dall’elezione

31 Gennaio 2022 di Giuseppe Ieraci Lascia un commento

Secondo Francesco De Gregori, un calciatore non si giudica da un calcio di rigore. Un Presidente si giudica dalla sua elezione? Il punto è capire se l’elezione diretta ‘popolare’ del Presidente, di questo stiamo parlando, incida sulle relazioni istituzionali. Oggi, all’indomani delle votazioni per il settennato 2022-2029, ha un senso discuterne, visto che qualcuno sbrigativamente l’ha suggerita per l’Italia, in ragione della trasformazione del suo ruolo nella prassi politica degli ultimi decenni. (Di questo ci siamo già occupati in Paradoxaforum, De facto o de jure, siamo una repubblica semipresidenziale? 25.11.2021).

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De facto o de jure, siamo una repubblica semipresidenziale?

25 Novembre 2021 di Giuseppe Ieraci Lascia un commento

Prima che parta l’ennesimo tentativo di modificare la nostra forma di governo per le vie previste (ex art. 138 della Costituzione italiana) e probabilmente convinto che tanto ne uscirebbe fuori il solito topolino (niente), Giancarlo Giorgetti ha recentemente proposto una scorciatoia, scommettendo a breve su «un semipresidenzialismo de facto in cui il presidente allarga le sue funzioni approfittando di una politica debole». L’obiettivo immediato sarebbe quello di rinnovare (o prorogare?) il mandato di Mattarella, oppure (e successivamente?) d’insediare Draghi al Quirinale.

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The boots on the ground, ovvero esportare la democrazia

27 Settembre 2021 di Giuseppe Ieraci 1 commento

Politologi, storici, sociologi, antropologi hanno spesso sostenuto la tesi che la democrazia non sia un regime facilmente impiantabile e replicabile a piacimento. Sabino Cassese però continua a ritenerla sbagliata e la definisce una «versione estremistica della democrazia» (I diritti universali, «Corriere della Sera», 22 agosto 2021). Ci sono due aspetti nel ragionamento di Cassese che meritano attenzione, uno è esplicito e poggia per la verità su basi deboli: si tratta dell’argomento che, siccome ci sarebbe il riconoscimento del diritto alla democrazia, allora si deve fare il possibile per diffonderla nel mondo, soccorrere i popoli che l’invocano. L’altro argomento è implicito, più sottile, e se opportunamente sviluppato non privo – secondo me – di qualche giustificazione etica e filosofica, forse anche di qualche fondamento positivo. [Per saperne di più…]

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GLI AUTORI

IL TEMA IN DISCUSSIONE

Il conflitto in Ucraina: una sfida per l’ordine internazionale

16 Maggio 2022 di Federico Niglia Lascia un commento

I mezzi di informazione tendono a presentare e affrontare il conflitto in Ucraina non solo con categorie riduttive, ma addirittura alimentando una serie di contrapposizioni artificiose che certamente non giovano alla comprensione e al giudizio. Per riportare il dibattito su un binario più costruttivo ci si può iniziare a porre una serie di domande che non vengono poste o che vengono affrontate con … [continua]

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La Cina nella guerra russo-ucraina

12 Maggio 2022 di Antonio Malaschini Lascia un commento

Nel valutare la posizione cinese sull’invasione russa dell’Ucraina, occorre partire da alcuni dati formali. In occasione delle Olimpiadi di Pechino, il 4 febbraio 2022, Putin e XI Jinping fanno riferimento in una loro dichiarazione congiunta ad una «amicizia senza limiti» (amicizia, si noti, e non alleanza) tra i due paesi. Nel documento la Russia ribadisce che considera Taiwan «parte inalienabile … [continua]

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Aumentare le spese per la difesa? Parliamone!

11 Aprile 2022 di Andrea Locatelli Lascia un commento

La guerra in Ucraina ha sollevato una serie di domande a cui il dibattito politologico non può sottrarsi. Come anticipato da Emidio Diodato in un commento su queste pagine, gli studiosi di politica internazionale hanno il dovere di intervenire nel discorso pubblico e gli strumenti analitici necessari per uscire dalle secche di una polemica (ideologica o interessata che sia) ormai nauseante. Il … [continua]

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Finis Europae? L’UE e la guerra

4 Aprile 2022 di Giuseppe Ieraci 7 commenti

La guerra russo-ucraina impone che ci si interroghi sul futuro dell’UE. L’integrazione europea è stata inizialmente ‘funzionale’, gli Stati mettevano assieme sforzi in ambiti socio-economici limitati, senza preoccuparsi della valenza politica di queste sinergie. Del resto non poteva esserci una valenza politica, perché la Guerra Fredda riduceva la sovranità internazionale europea, consegnava il … [continua]

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Politologi con l’elmetto e ingegneria internazionale

28 Marzo 2022 di Emidio Diodato Lascia un commento

La storia degli equilibri mondiali è da riscrivere, ma si sta scrivendo. Il pubblico ne pare avvertito e cerca di regolarsi. Ma è allevato dalla televisione e dai social e, sotto tutti gli aspetti, rimane altamente disinformato. O, come amava dire Sartori, malinformato. Allo stesso tempo il pubblico viene nutrito di una informazione emotiva, alimentata da immagini che fanno commuovere o … [continua]

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