La globalizzazione è periodicamente messa sotto accusa; questo è uno di quei periodi.
Sostenuta dell’autorevolezza del nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, torna oggi di moda una critica fondata sui rischi di un libero scambio incontrollato.
Si ritiene che limitando il libero scambio e in particolare concentrando l’attenzione dei singoli paesi sull’esigenza di equilibrio nei rapporti di scambio bilaterali, si favorisce la ripresa dell’occupazione minacciata dalle eccessive importazioni o della immigrazione di manodopera straniera.
Sembra quasi paradossale che Xi Jinping, presidente di un paese che si dichiara ancora formalmente comunista come la Cina, abbia invece recentemente al Forum di Davos invitato a valorizzare gli aspetti positivi della globalizzazione e la necessità di governarla attraverso una crescente collaborazione multilaterale.
Xi Jinping ha probabilmente capito che la forza fondamentale che spinge oggi e spingerà in futuro la globalizzazione non è il libero scambio, ma la rivoluzione digitale (alcuni parlano di una quarta rivoluzione industriale). [Leggi di più…]