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In ricordo di Francesco D’Agostino

5 Maggio 2022 di Laura Paoletti 4 commenti

Francesco D’Agostino, che se ne è andato l’altro ieri, ebbe a dire, a proposito di Vittorio Mathieu, da lui incondizionatamente ammirato, quando pubblicò il suo Trattato di ontologia (2019):

E’ un’opera straordinaria (e di grande difficoltà). Quando Mathieu si presenterà davanti a S. Pietro, sarà sufficiente che gli esibisca questo suo Trattato, per vedersi spalancare le porte del Paradiso. Non scherzo affatto: esiste una santità dell’intelligenza, che troppo spesso misconosciamo (Paradoxaforum, 17 gennaio 2020)

Noi di Paradoxa e di Nova Spes ricordiamo Francesco attraverso le sue parole:

https://www.novaspes.org/rivista-paradoxa/paradoxa-online/francesco-dagostino-non-c-e-giustizia-senza-amore/

Laura Paoletti

FDA

Il Fondo librario recentemente regalato alla Fondazione Nova Spes da Francesco D’Agostino.

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Questa non è una riduzione

6 Gennaio 2022 di Laura Paoletti Lascia un commento

[Editoriale di «Paradoxa» 4/2021, “Il ridotto del Parlamento”, a cura di Pino Pisicchio]

In rimando al celebre paradosso visivo messo in opera da Magritte, che scrive Ceci n’est pas une pipe sotto un’immagine che rappresenta una pipa, si potrebbe riassumere paradossalmente il senso di questo fascicolo, dedicato alla riduzione del numero dei parlamentari realizzata dalla legge costituzionale 1/2020, con la formula ‘questa non è una riduzione’.

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Filosofia e pandemia: chi insegna e chi impara

8 Novembre 2021 di Laura Paoletti Lascia un commento

[Editoriale di «Paradoxa» 3/2021, “Oltre la Pandemia”, a cura di Leonardo Becchetti]

Oltre che emergenza sanitaria la pandemia è stata anche una crisi di razionalità e ragionevolezza, di fronte alla quale la filosofia, che della ragione in genere dovrebbe essere il presidio, non ha dato il meglio di sé. Alcuni suoi rappresentanti, tra quelli, per altro, mediaticamente più esposti, hanno prodotto sintesi scintillanti, capaci di condensare problemi enormi in un paio di tesi suggestive e radicali, che hanno finito con il nobilitare le posizioni dei devoti del complotto e con l’irrobustire la convinzione di chi considera il filosofare una pratica inutile, nel migliore dei casi, dannosa, nel peggiore.

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RICORDANDO VITTORIO MATHIEU

30 Settembre 2021 di Laura Paoletti Lascia un commento

Vittorio Mathieu moriva un anno fa. Lo ricordiamo mettendo a disposizione on line tutto ciò che ha scritto per la nostra rivista. Di «Paradoxa» Mathieu è stato il direttore responsabile per quindici anni.

Laura Paoletti, Direttore di Paradoxa

Vittorio Mathieu

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La scienza del futuro

5 Luglio 2021 di Laura Paoletti Lascia un commento

[Editoriale di «Paradoxa» 2/2021, “Dopo. Aspettative speranze previsioni”, a cura di Gianfranco Pasquino]

Questa riflessione sul ‘dopo’ conclude idealmente il percorso – dettato dalle cose stesse più che pianificato ex ante – avviato con la denuncia della tendenza contemporanea alla rimozione del passato («Paradoxa» 4, 2020) e proseguito con l’analisi del presente come transizione verso un’epoca nuova («Paradoxa» 1, 2021).

Lo spartiacque rispetto al quale gli autori provano a disegnare un futuro è il fatto della pandemia. Come accade di fronte ad ogni fatto storico al quale si intenda riconoscere il carattere di ‘evento’, cioè di marcatore di una discontinuità significativa, c’è da chiedersi se la pandemia si limiti ad acuire processi già in atto o se introduca elementi non preventivabili rispetto al pregresso, che configurano un paradigma effettivamente nuovo. [Per saperne di più…]

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Epoca e transizione: le inevitabili difficoltà della filosofia della storia

1 Aprile 2021 di Laura Paoletti Lascia un commento

[Editoriale di «Paradoxa» 1/2021, Verso quale mondo, a cura di Paolo Pombeni]

Pur concepito in modo del tutto indipendente – il che rende la coincidenza ancor più meritevole di essere sottolineata – questo fascicolo di «Paradoxa» si trova ad essere in profonda consonanza con quello che lo precede (Fine della storia?, 4/2020), del quale rilancia un problema decisivo: anche la questione della transizione, infatti, quale «passaggio da un’epoca ad un’altra» (p. 12), ripropone con forza l’urgenza di una riflessione sul senso (e i sensi) della storia e sulle categorie con cui si tenta di interpretarla.

La larghissima diffusione dell’espressione ‘epoca di transizione’ nel linguaggio ordinario attesta che per lo più non se ne sospetta il carattere tendenzialmente autocontraddittorio. [Per saperne di più…]

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Il senso della storia

18 Gennaio 2021 di Laura Paoletti 1 commento

[Editoriale di «Paradoxa» 4/2020, Fine della storia?, a cura di Giovanni Belardelli]

Di questi tempi, purtroppo, può capitare facilmente di perdere il senso del gusto o dell’olfatto. Il nostro tempo – questa la tesi del presente fascicolo – ha perso il senso della storia, diventando a tal punto insensibile alla diversità di sapori e odori del passato da rendere legittimo il sospetto che essa sia ormai giunta alla fine. La storia, beninteso, come disciplina, perché alla fine della storia come tale nessuno sembra credere più: con buona pace di Fukuyama, il cui nome significativamente (e a dispetto di una quasi omonimia di titolo con il celebre saggio del 1992) non affiora mai nelle pagine che seguono.

In estrema sintesi, curatore e autori sollecitano a prendere atto del fatto che ‘contemporaneità’ non è più soltanto l’ovvia definizione del tempo in cui viviamo, ma un carattere qualitativo, e piuttosto aggressivo, di quest’ultimo, che tende ad includere forzosamente nella prospettiva del presente ogni altra dimensione temporale, omogeneizzando ogni discontinuità ed ergendosi a unità di misura e criterio di valore di qualsiasi fatto, evento o personaggio: sotto questo profilo le differenze, per dire, tra l’apostolo Paolo, Cristoforo Colombo e Thomas Jefferson contano assai meno della loro comune e riprovevole condiscendenza verso la schiavitù, nella quale sembra esaurirsi l’intera loro portata storica. [Per saperne di più…]

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