Nel quadrilatero comunicativo ai cui vertici si collocano gli attori politici, gli scienziati ed i medici, i media mainstream ed i social media, l’irruzione di Omicron e la velocità della sua propagazione rappresentano una rottura ed un punto di svolta rispetto alle fasi precedenti della copertura mediatica della pandemia. Quella della variante sudafricana è la terza fase; le prime due sono state caratterizzate, rispettivamente, dalla centralità della figura mitizzata del medico-eroe, e successivamente dall’irruzione del paradigma scientifico – il vaccino come arma risolutiva – e dei suoi rappresentanti (in primo luogo, virologi ed epidemiologi), con un ruolo di sostanziale subalternità degli attori politici.