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L’altro trasformismo: quello che immaginava le riforme

28 Gennaio 2021 di Raffaella Gherardi 2 commenti

Nel bel mezzo della crisi politica in cui siamo precipitati (e che la maggioranza dei cittadini ritiene inspiegabile sotto il profilo della semplice ragionevolezza, nella temperie della pandemia e dei suoi drammatici contraccolpi economico-sociali) capita spesso di sentir risuonare l’anatema del trasformismo, quale atavico male italiano. Illustri commentatori politici e più o meno noti esponenti dei partiti, fanno a gara nel mettere alla berlina questo vizio, indicato quale vera e propria patologia del sistema politico italiano.

Qualche firma importante si preoccupa anche di spiegare, dalla tribuna dei vari media, che l’atto di nascita del trasformismo è da rintracciarsi fin dai primi decenni di vita dell’Italia liberale e specificamente nella politica inaugurata dal primo Presidente del Consiglio/leader della Sinistra storica, Agostino Depretis, a cavallo degli anni ottanta del XIX secolo. Da quel preciso momento prende dunque l’avvio quel duraturo, vero e proprio filo rosso della politica italiana, male endemico della stessa, sempre destinato a riemergere con forza, nelle sue nefaste conseguenze, particolarmente nei momenti di più grave crisi, dall’Italia liberale all’Italia repubblicana. [Per saperne di più…]

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«La Libertà che guida il popolo» di Delacroix: una sfida per il futuro

21 Gennaio 2021 di Raffaella Gherardi Lascia un commento

Una delle opere più note che nella pittura occidentale moderna è indirizzata dall’autore a una lettura politica ad ampio spettro, a partire dagli eventi specifici che ne sono ispirazione, è sicuramente la grandiosa tela di Delacroix La Libertà che guida il popolo. Il riferimento alla insurrezione parigina del luglio 1830 e la condivisione degli obiettivi che ne furono alla base, divengono per il pittore volano per la viva rappresentazione che egli dà della battaglia per la libertà da parte di tutti coloro che vi si riconoscono e si raccolgono intorno al suo vessillo.

Assoluta protagonista del quadro è la figura di Marianne, personificazione della Francia che assurge a simbolo della libertà: lei sola è in grado di guidare individui differenti per età, mestieri, professioni e classi sociali di appartenenza, nella dura lotta che essi sono chiamati a condurre tutti insieme per il trionfo e il conseguimento effettivo della libertà stessa.

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A cinque anni dagli accordi di Parigi sul clima

10 Dicembre 2020 di Raffaella Gherardi Lascia un commento

Era il 12 dicembre 2015 quando i media di tutto il mondo diedero grande risalto alla notizia del raggiunto accordo a Parigi, nell’ambito della Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite (COP 21), accordo effettivamente tradotto in un articolato documento finale (da più parti definito «storico») sottoscritto da 195 paesi e contenente una serie di impegni da parte di questi ultimi ad adottare misure indirizzate a limitare il riscaldamento globale.

Le foto celebrative dell’avvenuto accordo, così come quelle dell’intero percorso della Conferenza, vedono quali protagonisti principali, gli uni accanto agli altri, non solo il Segretario Generale e alti rappresentanti dell’ONU, ma anche i più importanti leader della politica mondiale, primo fra tutti l’allora Presidente degli Stati Uniti Obama. [Per saperne di più…]

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Ripensare il quadro di Rubens «Le conseguenze della guerra»

26 Ottobre 2020 di Raffaella Gherardi 1 commento

Immagini e suggestioni fra passato e presente

Mentre sta divampando in Europa la Guerra dei Trent’anni (1618-1648), Peter Paul Rubens, che ne è testimone in prima persona, dà vita, attraverso il suo grande quadro dal titolo Le conseguenze della guerra, a una delle più potenti e magistrali rappresentazioni del dramma che tutta l’Europa sta vivendo, con i milioni di morti che la guerra in atto lascia sul campo, insieme con le altrettanto numerose vittime delle epidemie e delle carestie che la guerra stessa ha innescato e contribuito a far divampare e a diffondere senza alcun argine.

Successivamente, gli storici saranno concordi nel giudicare la Guerra dei Trent’anni come la guerra più lunga e distruttiva della storia dell’Europa moderna, prima delle due guerre mondiali, e anzi qualcuno si spingerà addirittura, (al di là delle ovvie, radicali differenze degli armamenti rispettivamente in causa nell’una e nelle altre), ad azzardare un paragone con queste ultime quanto ai deflagranti effetti a ogni livello dell’una e delle altre sull’intero ordine politico e sociale, che ne risulterà squassato alle fondamenta. [Per saperne di più…]

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La politica ai tempi delle epidemie: una lezione dal passato?

26 Marzo 2020 di Raffaella Gherardi 2 commenti

Nel centro del Graben a Vienna, a pochi passi dalla cattedrale di Santo Stefano, si erge la monumentale colonna votiva della peste (Pestsȁule), patrocinata e finanziata dall’Imperatore Leopoldo I, assegnandone l’incarico della progettazione ed esecuzione a maestri sommi dell’arte barocca.

La spaventosa peste del 1679 (nella sola Vienna morirono più di 75.000 persone) aveva segnato il punto di avvio della realizzazione di tale grande impresa scultorea, effettivamente completata e inaugurata soltanto parecchi anni dopo (1693).

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Ripensare l’umanesimo? Elementi per una riflessione politica seria

3 Febbraio 2020 di Raffaella Gherardi 1 commento

A uno dei più grandi scrittori del secolo scorso, Romain Gary (1914 -1980), va il merito di aver colto, con largo anticipo rispetto a molte analisi attuali, alcuni dei più importanti problemi della politica contemporanea e di aver insieme sottolineato l’improponibilità di ogni ricetta semplificatrice /consolatoria per farvi fronte in modo adeguato.

Fin dai suoi due primi romanzi, destinati a decretarne il successo sulla scena internazionale, Educazione europea (1945) e Le radici del cielo (1956), Gary pone l’accento, rispettivamente, sottolineandone la complicazione, anche su temi politici chiave quali la costruzione dell’Europa (una volta che la tragedia della seconda guerra mondiale avrà termine) e la salvaguardia dell’ambiente, la cui distruzione, su scala planetaria gli appare il problema per eccellenza della politica di un presente/futuro già drammaticamente in atto.

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GLI AUTORI

IL TEMA IN DISCUSSIONE

Preoccupiamoci per la scuola, ma non dimentichiamoci di pensare l’università

16 Novembre 2020 di Maurizio Ferrera 1 commento

Istruzione superiore 's.p.a.', ovvero l’università-azienda. Secondo l’OCSE, è il modello verso cui oggi tendono gli atenei nei paesi di lingua inglese. Lo spostamento online della didattica, legato alla pandemia COVID-19, rallenterà sicuramente questo processo, ma non lo arresterà. La direzione di marcia sarà comunque quella di competere a livello globale per offrire formazione avanzata a prezzi … [continua]

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La didattica in presenza fa bene … ai professori

1 Ottobre 2020 di Antonio Da Re Lascia un commento

Sono uno strenuo difensore della didattica in presenza. Lo ammetto: il mio giudizio è sospetto, perché lascia trasparire un conflitto di interessi abbastanza evidente. Sono infatti convinto che la didattica in presenza faccia bene prima di tutto ai professori; poi, penso anche che faccia bene agli studenti, ma di primo acchito vorrei assumere la prospettiva particolare del docente. In presenza … [continua]

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La sfida per tornare in presenza

24 Settembre 2020 di Roberto Mordacci 1 commento

Tutte le università sono impegnate nella ripresa delle attività didattiche condizionate dall'epidemia, dalle misure di sicurezza e, soprattutto, dall'opzione fra didattica in presenza e a distanza. Non si tratta di un aut-aut: in molti casi sarà adottata una didattica mista, in cui gli insegnamenti sono tenuti in parte in aula, in parte online. Le lezioni in presenza richiedono una rivoluzione … [continua]

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Comunità educativa, positività volenterosa e vita scolastica

21 Settembre 2020 di Giovanni Cogliandro e Cristina Costarelli Lascia un commento

Ormai la scuola è ripresa da una settimana. Tanti colleghi dirigenti scolastici sono veramente schiacciati dal cumulo di responsabilità, dalle attese delle famiglie e degli insegnanti, che sovente non si rendono conto dell’immane sforzo di organizzazione e – ancor più importante – di immaginazione che è stato messo in campo da noi e dalla maggior parte dei colleghi in tutta Italia. Alcuni hanno … [continua]

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Le aule vuote riprendono vita

14 Settembre 2020 di Giovanni Cogliandro e Cristina Costarelli Lascia un commento

Il 14 settembre a Roma e in molte città d’Italia finalmente si torna a scuola. La nostalgia e il desiderio degli studenti, dei docenti e di noi dirigenti scolastici di riempire nuovamente le nostre aule vuote e di riprendere a fare scuola finalmente insieme potrà avere una concretizzazione; così la realtà prenderà il posto dei tanti e variegati desideri, progettualità, istanze, dubbi, diffide, … [continua]

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