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Mi fido del vaccino. Ma…

22 Febbraio 2021 di Sergio Belardinelli 2 commenti

Ma che cosa sta accadendo con i vaccini? Fino a ieri sembrava che il vaccino AstraZeneca non potesse essere somministrato agli over 55, ma l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha deciso che sia somministrabile a tutte le persone sane fino a 79 anni. L’EMA, l’Agenzia europea, pur non escludendo che il suddetto vaccino potesse essere efficace anche per persone più anziane, aveva tuttavia dichiarato che «non ci sono ancora abbastanza risultati relativi a persone con più di 55 anni per poter dire quale sia l’efficacia del vaccino (AstraZeneca) su questo gruppo di persone». In alcuni paesi, come la Svizzera, pare che tale vaccino non sia stato nemmeno autorizzato.

Che cosa deve fare dunque un quasi Settantenne come il sottoscritto, che non sa nulla di vaccini, si fida dei vaccini, ma quando ne sente parlare ha l’impressione che le opportunità politiche abbiano il sopravvento su quelle sanitarie?

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Il Coronavirus tra natura e cultura

19 Marzo 2020 di Sergio Belardinelli 2 commenti

Questa pandemia scatenerà un pandemonio. Il mondo intero e l’Italia non saranno più come prima. Quando la natura mostra il suo volto matrigno, velenoso (il virus, appunto) produce danni non soltanto alla salute, ma a tutto quel grandioso artificio che chiamiamo mondo umano, costruito proprio, non dimentichiamolo, affinché potessimo difenderci dalla natura (gli animali feroci, la fame, la sete, il freddo), quindi sopravvivere, e nel contempo poter vivere bene o almeno in modo decente.

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A proposito di umana responsabilità

23 Gennaio 2020 di Sergio Belardinelli Lascia un commento

Alla fine degli anni Settanta, Hans Jonas propose, in uno dei suoi libri più importanti, Das Prinzip Verantwortung (Il principio responsabilità), una vera e propria «euristica della paura» come grimaldello per fronteggiare il potere sempre più minaccioso della tecnica sulla natura e sugli uomini. La sua tesi di fondo era che, dovendo scegliere tra le prospettive nefaste di un determinato sviluppo e quelle favorevoli, fosse molto più ragionevole affidarci alle nostre paure che ai nostri desideri. Una tesi indubbiamente molto seria, che però con gli anni mi sembra che abbia subito una pericolosa radicalizzazione.

E oggi si tende ad assumere i ‘pericoli possibili’ connessi alle nostre scelte come se fossero ‘pericoli reali’, facendo poi leva sulla paura per impedire qualsiasi scelta della quale non si possa garantire l’assoluta sicurezza. Chi ha paura pretende di aver ragione per il semplice fatto di aver paura.

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A proposito di fine vita: un appello alla ragionevolezza

3 Ottobre 2019 di Sergio Belardinelli 2 commenti

È terribile dover discutere di questioni ultime, di questioni, letteralmente, di vita e di morte, con argomenti che inevitabilmente feriranno coloro che non li condividono. D’altra parte, però, se non vogliamo ridurre il nostro pluralismo a un semplice gioco di società, è evidente che non si può impedire a nessuno di difendere le proprie convinzioni più profonde. Il problema è piuttosto quello di evitare che la discussione diventi una sorta di ‘guerra civile condotta con altri mezzi’. Ma come?

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La predittività nell’era della tecnica e dei big data

10 Settembre 2018 di Sergio Belardinelli Lascia un commento

Nell’ambito delle scienze sociali si discute pressoché da sempre di predittività. Non pochi classici della sociologia sono stati attratti dall’idea di scoprire le leggi che regolano le società, al fine di poterne prevedere gli eventi, più o meno come le leggi fisiche consentono di prevedere gli eventi fisici. Oggi, secondo alcuni, questa esigenza sembra poter essere soddisfatta dai cosiddetti big data e dai potentissimi algoritmi che sono in grado di utilizzarli ‘creativamente’. Ma, detto in tutta franchezza, preferisco i classici che richiamano l’attenzione sulla specificità, diciamo pure l’unicità, dei fenomeni sociali, al fine di comprenderli, non di prevederli. D’altra parte, nel mondo sociale, le stesse spiegazioni sono sempre ex post, non sono previsioni. [Per saperne di più…]

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I cattolici in politica: in quanto cittadini, non in quanto cattolici

24 Maggio 2018 di Sergio Belardinelli 2 commenti

In questi anni mi è capitato abbastanza spesso di intervenire sul tema dei cattolici e la politica, ma mai che l’abbia fatto spontaneamente o perché sospinto dalla convinzione di avere qualcosa da dire; sempre invece su sollecitazione di qualcuno o per rispondere a qualcun altro, come peraltro accade anche questa volta. Se Francesco D’Agostino non avesse scritto il suo bellissimo editoriale e Laura Paoletti non mi avesse invitato a dire la mia in proposito, non mi sarei neanche sognato di farlo. Ma tant’è.

Venendo alla nostra questione, ritengo, e non da oggi, che in una società plurale, liberale e democratica i cattolici, come del resto i non cattolici, possono avere idee politiche molto diverse, votare partiti molto diversi, senza che questo li renda più o meno cattolici di altri. Sta qui forse la ragione per cui, pur avendo interesse per la politica, non riesco mai ad appassionarmi al tema dei cattolici e la politica. In altre parole, non penso che esista una politica ‘cattolica’, né che i cattolici debbano votare questo o quel partito; esiste invece una buona politica, che ovviamente può essere ispirata anche da idee cattoliche, ma il cui banco di prova è dato principalmente dagli obbiettivi concreti che persegue e dalla competenza e del realismo con cui questi obbiettivi vengono perseguiti. [Per saperne di più…]

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La libertà incomincia dall’educazione

5 Giugno 2017 di Sergio Belardinelli 1 commento

Se dovessimo scegliere una parola per evocare il senso più profondo dell’epoca moderna, molto probabilmente sceglieremmo libertà. Da Lutero ai giorni nostri, passando attraverso le grandi rivoluzioni politiche e sociali del XVIII-XIX secolo, è questa la parola che, almeno in Occidente, ha trasformato radicalmente la nostra vita. Dopo che religione, politica, economia, filosofia, arte vennero pervase dalla libertà, niente poté più restare come prima. Ma oggi, sebbene la parola continui a risuonare ovunque, allargando addirittura lo spazio della sua sovranità (si pensi ai cosiddetti nuovi diritti), si incomincia ad avvertire anche qualcosa che, diciamo così, non torna. Da un lato siamo liberi di fare scelte che fino a ieri sarebbero risultate semplicemente impensabili, come mettere al mondo un figlio ricorrendo a sofisticate tecniche di inseminazione artificiale o come andare e tornare in giornata da Roma a New York, dall’altro, però, sembra che la nostra libertà non sia più capace di incidere veramente sulle condizioni ‘materiali’ e politiche della nostra vita. [Per saperne di più…]

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GLI AUTORI

IL TEMA IN DISCUSSIONE

Preoccupiamoci per la scuola, ma non dimentichiamoci di pensare l’università

16 Novembre 2020 di Maurizio Ferrera 1 commento

Istruzione superiore 's.p.a.', ovvero l’università-azienda. Secondo l’OCSE, è il modello verso cui oggi tendono gli atenei nei paesi di lingua inglese. Lo spostamento online della didattica, legato alla pandemia COVID-19, rallenterà sicuramente questo processo, ma non lo arresterà. La direzione di marcia sarà comunque quella di competere a livello globale per offrire formazione avanzata a prezzi … [continua]

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La didattica in presenza fa bene … ai professori

1 Ottobre 2020 di Antonio Da Re Lascia un commento

Sono uno strenuo difensore della didattica in presenza. Lo ammetto: il mio giudizio è sospetto, perché lascia trasparire un conflitto di interessi abbastanza evidente. Sono infatti convinto che la didattica in presenza faccia bene prima di tutto ai professori; poi, penso anche che faccia bene agli studenti, ma di primo acchito vorrei assumere la prospettiva particolare del docente. In presenza … [continua]

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La sfida per tornare in presenza

24 Settembre 2020 di Roberto Mordacci 1 commento

Tutte le università sono impegnate nella ripresa delle attività didattiche condizionate dall'epidemia, dalle misure di sicurezza e, soprattutto, dall'opzione fra didattica in presenza e a distanza. Non si tratta di un aut-aut: in molti casi sarà adottata una didattica mista, in cui gli insegnamenti sono tenuti in parte in aula, in parte online. Le lezioni in presenza richiedono una rivoluzione … [continua]

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Comunità educativa, positività volenterosa e vita scolastica

21 Settembre 2020 di Giovanni Cogliandro e Cristina Costarelli Lascia un commento

Ormai la scuola è ripresa da una settimana. Tanti colleghi dirigenti scolastici sono veramente schiacciati dal cumulo di responsabilità, dalle attese delle famiglie e degli insegnanti, che sovente non si rendono conto dell’immane sforzo di organizzazione e – ancor più importante – di immaginazione che è stato messo in campo da noi e dalla maggior parte dei colleghi in tutta Italia. Alcuni hanno … [continua]

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Le aule vuote riprendono vita

14 Settembre 2020 di Giovanni Cogliandro e Cristina Costarelli Lascia un commento

Il 14 settembre a Roma e in molte città d’Italia finalmente si torna a scuola. La nostalgia e il desiderio degli studenti, dei docenti e di noi dirigenti scolastici di riempire nuovamente le nostre aule vuote e di riprendere a fare scuola finalmente insieme potrà avere una concretizzazione; così la realtà prenderà il posto dei tanti e variegati desideri, progettualità, istanze, dubbi, diffide, … [continua]

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