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Articoli scritti da: Stefano Zamagni

Pandemia da Covid-19 e gerontofobia

7 Settembre 2020 di Stefano Zamagni 1 commento

Una vecchia tecnica impiegata in edilizia ci permette di comprendere la portata di una inquietante tendenza che si è andata affermando nell’ultimo quarantennio nella nostra società: la gerontofobia, il disprezzo e persino l’odio nei confronti dell’anziano.

Una volta terminato il tetto della casa, questo veniva allagato, cosicché gli operai, seguendo l’acqua che entrava in casa potevano capire dove c’erano delle crepe non individuabili alla vista e correre così ai ripari. Il COVID-19 è stata una prova di allagamento del nostro welfare e le crepe sono venute fuori. [Per saperne di più…]

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La crisi del Covid-19 e il terzo settore

16 Marzo 2020 di Stefano Zamagni Lascia un commento

In questa crisi del Covid-19, che ci sta perseguitando dal 21 febbraio scorso, due dimensioni hanno attratto la quasi totalità delle attenzioni da parte sia dei soggetti pubblici istituzionali sia della politica e degli stessi cittadini: la dimensione sanitaria e quella economico-finanziaria. Nessuno potrà mai negare che si tratti di dimensioni di centrale rilevanza, ma sono le sole che devono essere prese in considerazione? Non lo credo proprio. Ciò a cui finora è stata prestata scarsa attenzione è la dimensione socio-relazionale e spirituale. Il fatto è che le persone in carne ed ossa – come si è soliti dire – soffrono non solamente per il dolore fisico che avvertono, ma pure per la situazione di abbandono e di isolamento in cui vengono a trovarsi in conseguenza della malattia. Ne deriva che, quando si dice ‘prima la salute’, si dice una verità parziale se la si intende in modo riduzionistico, come finora è accaduto, salvo rare eccezioni. Non mi pare, infatti, che la categoria di bene relazionale sia mai stata chiamata in causa in questa triste emergenza.

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Verso l’economia di Francesco: Assisi 26-28 Marzo 2020

7 Novembre 2019 di Stefano Zamagni 4 commenti

1. «Oikonomiké», termine coniato da Aristotele, non è un sostantivo nella lingua greca, ma un aggettivo. La traduzione corretta, pertanto, non è «economia», ma «economico». Nella filosofia aristotelica, i sostantivi esprimono entità o essenti, cioè sostanze; gli aggettivi invece esprimono accidenti, qualcosa cioè che esiste solo in altro, in qualcosa. Che tipo di accidente è, per la cultura greca, l’economico e quale è la natura di ciò cui inerisce? La polis, intesa quale luogo dove si realizza la fioritura umana, l’eudaimonia, appunto! L’azione economica trova dunque il suo fondamento ontologico nella ricerca della pubblica felicità.

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La tragedia del crollo del ponte Morandi e la responsabilità come prendersi cura

5 Novembre 2018 di Stefano Zamagni Lascia un commento

Ora che sgomento e indignazione, per i 43 morti nel crollo del ponte Morandi a Genova il 14 agosto scorso, sono diminuiti di intensità emotiva, è possibile sollevare il velo su un aspetto finora trascurato dall’ampio dibattito pubblico che ne è seguito. Sono tante e di varia rilevanza le problematiche che la tragedia di Genova suscita. Ne accenno solo alcune. Qual è il modello adeguato di concessione autostradale da adottare per il futuro: la gestione pubblica diretta o la regolamentazione severa del monopolista naturale privato? (Se si leggono con attenzione gli articoli 2, 3 e 7 dell’Atto Aggiuntivo alla Convenzione unica sottoscritta il 12 ottobre 2007 tra MIT e ASPI (Autostrade per l’Italia) si trae che ai gestori venne concessa, di fatto, una delega in bianco; dunque, tutt’altro che severa). Una seconda questione è: mantenere in capo al MIT le funzioni di controllo, come finora è stato, oppure attribuire queste ad una Autorità indipendente per le infrastrutture autostradali dotata dei necessari poteri di enforcement? [Per saperne di più…]

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La ‘nuova’ finanza nel giudizio del documento ‘OPQ’ – 2° parte

12 Luglio 2018 di Stefano Zamagni Lascia un commento

III.

Di un ultimo punto – ultimo, per evidenti ragioni di spazio – intendo qui dire. Il Documento in questione prende definitiva ed esplicita posizione contro la tesi della doppia moralità – purtroppo diffusa anche tra alcune organizzazioni di tipo finanziario che dichiarano di ispirarsi alla DSC. Per capire di che si tratta conviene partire dal saggio di Albert Carr, Is business bluffing ethical?, pubblicato sulla prestigiosa «Harvard Business Review» del 1968. È questo il saggio che, più di ogni altro, ha guidato fino ad oggi la riflessione etica nel mondo degli affari. Vi si legge che l’uomo d’affari di successo deve essere guidato da «un diverso insieme di standards etici», poiché «l’etica degli affari è l’etica del gioco [d’azzardo], diversa dall’etica religiosa». Assimilando il business al gioco del poker, il noto economista americano conclude che «gli unici vincoli di ogni mossa nel business sono la legalità e il profitto. Se qualcosa non è illegale in senso stretto (sic!) ed è profittevole allora è eticamente obbligante che l’uomo d’affari lo realizzi». Non ci sarebbe bisogno di commentare se non fosse che ancor’oggi la più parte di coloro che operano nella finanza si comporta secondo quanto suggerito da tale linea di pensiero – anche se non hanno il coraggio di riconoscerlo pubblicamente. [Per saperne di più…]

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La ‘nuova’ finanza nel giudizio del documento ‘OPQ’ – 1° Parte

9 Luglio 2018 di Stefano Zamagni 1 commento

[Riprendiamo da Avvenire un approfondimento dedicato al documento Oeconomicae et Pecuniariae Questiones del 17 maggio. L’auspicio è quello di avviare sul nostro forum una discussione su un tema tanto interessante, quanto poco presente sulla stampa nazionale. Di seguito la prima parte dell’intervento, la seconda con la prossima uscita].

I.

‘Oeconomicae et Pecuniariae Quaestiones’ (OPQ) è un documento – reso di dominio pubblico il 17 maggio 2018 – originale e intrigante. Originale per il taglio espositivo e soprattutto perché è la prima volta che la Congregazione per la Dottrina della Fede – la cui competenza copre anche le questioni di natura morale – interviene su una materia di Dottrina Sociale della Chiesa. Il lavoro congiunto tra Congregazione e Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale è già di per sé qualcosa che non può passare inosservato e che lascerà il segno. OPQ è poi un contributo intrigante per il modo e per lo spessore con cui affronta una tematica che, come quella della nuova finanza, è oggi al centro delle preoccupazioni della Chiesa e della società in generale. (Papa Francesco ha approvato il Documento che entra pertanto nel Magistero ordinario). Come recita il sottotitolo («Considerazioni per un discernimento etico circa alcuni aspetti dell’attuale sistema economico-finanziario» – corsivo aggiunto), non ci troviamo di fronte ad una sorta di esortazione apostolica o ad un testo di taglio pastorale. Piuttosto, vi si legge un’analisi, scientificamente fondata, delle cause remote dei disordini e dei guasti che l’architettura dell’attuale sistema finanziario va determinando. Non dunque una mera descrizione, sia pure puntuale e accurata, degli effetti generati da una nuova finanza diventata, nel corso degli ultimi decenni, autoreferenziale, finalizzata cioè a se stessa, anziché servire il bene comune. [Per saperne di più…]

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Il caso Alfie tra aporie giuridiche e ricerca di soluzioni

28 Maggio 2018 di Stefano Zamagni 2 commenti

Ora che il clamore e lo sdegno suscitati dalla tragica vicenda del piccolo Alfie Evans paiono placati, è opportuno fermarsi un istante a considerare quali insegnamenti e quali messaggi è possibile trarne. I fatti sono arcinoti. La malattia neurodegenerativa che aveva colpito fin dalla nascita il «piccolo gladiatore» non lasciava speranza alcuna. Si sapeva altresì che, per interessamento di papa Francesco e del governo italiano, l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma si era offerto di accogliere, fin dall’estate 2017 (e non già negli ultimi giorni, come pure è stato scritto), il piccolo Alfie per assicurargli, a spese proprie, quanto necessario per tenerlo in vita, secondo la volontà esplicitamente espressa dai genitori. Eppure, la Magistratura inglese, su richiesta e sollecitazione dei medici dell’Alder Hey Children Hospital, ha deciso di staccare la spina del ventilatore meccanico: dopo cinque giorni Alfie ha lasciato questo mondo. Come darsi conto di quanto accaduto? Tre punti specifici meritano attenzione. [Per saperne di più…]

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