L’informazione in rete si mostra sempre più attraverso il suo aspetto visivo, ma non si tratta semplicemente di una visualità fondata su pixel, ma di dati che vengono immessi nel web assumendo in poco tempo una notevole esposizione, e, dunque, popolarità.
La presunta ‘trasparenza’ di tali dati e la facilità e velocità della loro propagazione non sempre produce effetti positivi, e non sempre, soprattutto, volontariamente. Gli individui dunque che si approcciano a immettere contenuti online oltre a orchestrare le informazioni sulla base dei nuovi studi di visual management per una gestione visiva efficace di dati, debbono porre attenzione alle conseguenze che certe scelte comunicative possono dischiudere. Tutti gli individui interessati e tutti i dati che si ha l’intenzione di pubblicare possono essere potenzialmente visibili in tempo reale e da un pubblico tanto ampio quanto più poco identificabile.