Paradoxaforum

  • Home
  • Contatti
  • Chi siamo
Tu sei qui: Home / Interventi / Pensare a Pasolini

Pensare a Pasolini

20 Gennaio 2022 di Raffaella Gherardi 2 commenti

Il 5 marzo 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini. Numerose sono le iniziative che a livello nazionale e internazionale, già a partire dallo scorso anno, sono state, sono e si apprestano a essere messe in campo nel corso di tutto il 2022 per ricordare il centenario della nascita di uno dei più grandi esponenti della cultura italiana del Novecento. Immaginando per un momento qualcuno che incontri per la prima volta il nome di Pasolini, sicuramente avrebbe difficoltà a capire immediatamente (anche sulla base del semplice, esterno richiamo ai titoli dei convegni e delle iniziative in suo ricordo) a quale specifico settore della cultura egli sia ascrivibile.

Pasolini scrittore? Pasolini poeta? Pasolini regista? Pasolini pittore? Pasolini intellettuale impegnato a capire in profondità il suo tempo fra passato e futuro e a denunciarne con coraggio, anche a livello giornalistico e di analisi politica, tutte le contraddizioni sulla via di un processo di planetaria omologazione?

Forse vale la pena richiamare il titolo dato dagli organizzatori al grande progetto espositivo condiviso che prenderà il via a Roma in ottobre sotto l’egida di istituzioni importanti quali Palaexpo, Gallerie Nazionali di Arte Antica e MAXXI: «Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO». Si tratta di un titolo che rievoca molto opportunamente la frase con la quale il centauro Chirone nel film Medea (1969) apre un discorso indirizzato al suo discepolo, Giasone. La misteriosa sacralità del mondo che il regista Pasolini ha cura di porre bene in risalto, costituisce una sorta di filo rosso dell’intera sua opera ed è al tempo stesso testimonianza della totale irriducibilità di quest’ultima entro qualsivoglia rassicurante schema o indirizzo o modalità di espressione artistica. Le sfide che Pasolini rivolge e continua a rivolgere ancora oggi a chi incontra le sue opere, letterarie o artistiche sui vari terreni o di analisi politico-culturale, risultano sempre di impressionante attualità proprio perché non legate ai rassicuranti lidi di schematismi che, a differenti livelli, suggeriscano preconfezionate risposte ad altrettante banali e scontate domande. Così, per esempio, anche i suoi Scritti corsari (1973-75), più direttamente legati all’analisi di questioni e problemi del presente e in primo luogo della politica e della società italiana, sono una continua sfida al lettore, alla sua capacità critica, alla possibilità stessa di indagare il presente alla luce di un passato che si proietta immediatamente nel futuro ad ampio spettro.

Anche nella sua veste di commentatore politico Pasolini resta, a mio avviso, fedele alla lezione delle parole del suo Chirone, quasi a mettere in guardia il suo discepolo da ogni presunto spirito di oggettivizzazione neutra e neutralizzante che troverà durante tutto il suo percorso di maturazione e l’invito comunque a sapere andare oltre ciò che immediatamente appare:

«Tutto è santo, tutto è santo, tutto è santo. Non c’è niente di naturale nella natura, ragazzo mio, tientelo bene a mente. Quando la natura ti sembrerà naturale, tutto sarà finito e comincerà qualcosa d’altro. Addio cielo, addio mare. Che bel cielo! Vicino, felice. Di’, ti sembra che un pezzetto solo non sia innaturale? E non sia posseduto da un Dio? E così è il mare, in questo giorno in cui tu hai tredici anni e peschi i piedi nell’acqua tiepida. Guardati alle spalle. Cosa vedi? Eh? Forse qualcosa di naturale? No. È un’apparizione quella che vedi alle tue spalle, con le nuvole che si specchiano nell’acqua ferma e pesante delle tre del pomeriggio. Guarda laggiù, quella striscia nera sul mare, lucida e rosa come l’olio, eh? Quelle ombre degli alberi e quei canneti, eh? In ogni punto in cui i tuoi occhi guardano è nascosto un Dio. E se per caso non c’è, ha lasciato i segni della sua presenza sacra: o silenzio, odore di erba o fresco di acque dolci. Eh sì, tutto è santo. Ma la santità anzi è una maledizione. Gli Dei che amano al tempo stesso odiano».

Pasolini

Archiviato in: Interventi

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie

Commenti

  1. Pina Lalli dice

    28 Gennaio 2022 at 20:16

    Un testo e un commento appassionati e appassionanti, un toccasana di fronte alla presunta «oggettivizzazione neutra e neutralizzante», grazie!

    Rispondi
  2. Claudia Giurintano dice

    22 Gennaio 2022 at 18:16

    Grazie di cuore per questo bellissimo articolo su Pasolini, straordinario intellettuale capace, come pochi, di suscitare tanta ricchezza di emozioni e di riflessioni.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Tema in discussione

  • Populismo
  • Cattolici e politica
  • Tema. Svolgimento
  • comunicazione politica
  • fatti e disfatti
  • Rientro a scuola. La sfida al Covid
  • Il vaccino della conoscenza
  • Guerra russo-ucraina

Newsletter

* campi obbligatori

Commenti recenti

  • Giuseppe Lo Verde su L’Occidente e gli Altri. Politica tra nazioni o scontro di civiltà?
  • Giuseppe IERACI su L’Occidente e gli Altri. Politica tra nazioni o scontro di civiltà?
  • Sergio Belardinelli su In ricordo di Francesco D’Agostino

GLI AUTORI

IL TEMA IN DISCUSSIONE

Il conflitto in Ucraina: una sfida per l’ordine internazionale

16 Maggio 2022 di Federico Niglia Lascia un commento

I mezzi di informazione tendono a presentare e affrontare il conflitto in Ucraina non solo con categorie riduttive, ma addirittura alimentando una serie di contrapposizioni artificiose che certamente non giovano alla comprensione e al giudizio. Per riportare il dibattito su un binario più costruttivo ci si può iniziare a porre una serie di domande che non vengono poste o che vengono affrontate con … [continua]

Archiviato in: Il tema in discussione Etichettato con: Guerra russo-ucraina

La Cina nella guerra russo-ucraina

12 Maggio 2022 di Antonio Malaschini Lascia un commento

Nel valutare la posizione cinese sull’invasione russa dell’Ucraina, occorre partire da alcuni dati formali. In occasione delle Olimpiadi di Pechino, il 4 febbraio 2022, Putin e XI Jinping fanno riferimento in una loro dichiarazione congiunta ad una «amicizia senza limiti» (amicizia, si noti, e non alleanza) tra i due paesi. Nel documento la Russia ribadisce che considera Taiwan «parte inalienabile … [continua]

Archiviato in: Il tema in discussione Etichettato con: Guerra russo-ucraina

Aumentare le spese per la difesa? Parliamone!

11 Aprile 2022 di Andrea Locatelli Lascia un commento

La guerra in Ucraina ha sollevato una serie di domande a cui il dibattito politologico non può sottrarsi. Come anticipato da Emidio Diodato in un commento su queste pagine, gli studiosi di politica internazionale hanno il dovere di intervenire nel discorso pubblico e gli strumenti analitici necessari per uscire dalle secche di una polemica (ideologica o interessata che sia) ormai nauseante. Il … [continua]

Archiviato in: Il tema in discussione Etichettato con: Guerra russo-ucraina

Finis Europae? L’UE e la guerra

4 Aprile 2022 di Giuseppe Ieraci 7 commenti

La guerra russo-ucraina impone che ci si interroghi sul futuro dell’UE. L’integrazione europea è stata inizialmente ‘funzionale’, gli Stati mettevano assieme sforzi in ambiti socio-economici limitati, senza preoccuparsi della valenza politica di queste sinergie. Del resto non poteva esserci una valenza politica, perché la Guerra Fredda riduceva la sovranità internazionale europea, consegnava il … [continua]

Archiviato in: Il tema in discussione, Interventi Etichettato con: Guerra russo-ucraina

Politologi con l’elmetto e ingegneria internazionale

28 Marzo 2022 di Emidio Diodato Lascia un commento

La storia degli equilibri mondiali è da riscrivere, ma si sta scrivendo. Il pubblico ne pare avvertito e cerca di regolarsi. Ma è allevato dalla televisione e dai social e, sotto tutti gli aspetti, rimane altamente disinformato. O, come amava dire Sartori, malinformato. Allo stesso tempo il pubblico viene nutrito di una informazione emotiva, alimentata da immagini che fanno commuovere o … [continua]

Archiviato in: Il tema in discussione Etichettato con: Guerra russo-ucraina

Galleria fotografica

Questo slideshow richiede JavaScript.

Archivi

Contattaci

Nova Spes International Foundation
Piazza Adriana 15
00193 Roma

Tel. / Fax 0668307900
email: nova.spes@tiscali.it

Statistiche

  • 131.970 clic

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

© Copyright 2016 Paradoxa Forum · All Rights Reserved