C’è una domanda alla quale non so rispondere. Se è vero, come è stato scritto da autorevoli politologi, che “bisogna dire a chiarissime lettere che esiste una linea divisoria netta fra democrazie e non-democrazie”, se è vero che la vicenda ucraina e oggi quella israeliana sono la dimostrazione che l’Occidente è sotto assedio, che più della metà del pianeta non si riconosce nelle democrazie liberali, nei diritti di libertà civili e politiche, nel rispetto della dignità umana, nell’eguaglianza dei sessi, nella laicità dello Stato, che sono (sarebbero) a fondamento delle nostre istituzioni, non ne dovrebbe derivare l’impegno a non rafforzare le autocrazie, a limitare drasticamente gli ‘affari’ con i gangster internazionali, per non irrobustirli economicamente e impedire che la ricchezza accumulata si converta in armi puntate contro di noi? [Leggi di più…]
I ruoli di Pechino nella transizione
Come sostiene Emidio Diodato nel fascicolo 2/2023 di «Paradoxa»: «ci troviamo nel mezzo della transizione degli equilibri geopolitici». La guerra in Ucraina ha segnato un punto di svolta nel passaggio da un ordine liberale internazionale di matrice occidentale e centrato sugli Stati Uniti a un nuovo ordine mondiale che deve rispondere a criteri di legittimità di portata planetaria. [Leggi di più…]
Spazi curvi
[Editoriale di «Paradoxa» 2/2023, “I nuovi equilibri geopolitici”, a cura di Emidio Diodato]
Il modo in cui, per lo più, ci si rappresenta l’azione di una forza nello spazio è ancora largamente debitore del paradigma newtoniano. La forza di gravità terrestre, per esempio, viene immaginata come quella capacità del nostro pianeta di agire a distanza su corpi di massa significativamente più piccola, attirandoli a sé senza toccarli: in questo tipo di rappresentazione, lo spazio ha il ruolo di una semplice cornice, sostanzialmente indifferente ai drammi delle prove di forza che si svolgono al suo interno. [Leggi di più…]