Si dice e si scrive – contenti – che siamo nell’epoca della ‘post-verità’. Ma poi ci si lamenta delle ‘Fake News’. Questi due modi di sentire non mi paiono, almeno sulle prime, facilmente compatibili. Questo non vuol dire che non siano o non possano essere vissuti nel nostro quotidiano anche appaiati. In fondo, vivere nell’epoca della ‘post-verità’ sembra voler dire vivere in un’epoca in cui si è liberi da un fardello fastidioso. Senza il vincolo della verità, i giochi dell’umana libertà parrebbero meglio garantiti. Ma quando poi si incorre nelle ‘fake news’, ci si infastidisce e anche si grida allo scandalo. A torto, verrebbe da ribattere. Se siamo nella post-verità, perché dovremmo scandalizzarci davanti alle ‘bufale’? Non fanno anch’esse parte della ‘post-verità’? E ancora: se la verità non è più in giro, come accusare qualche notizia di falso? Falso è il non-vero (il contrario del vero). E se il vero è sparito, come capire che qualcosa è l’opposto (contrario) del vero? La scienza dei contrari è unica, ammonivano i filosofi antichi.
Qualcosa non torna, evidentemente. Provo allora a suggerire alcune (poche) indicazioni per tentare di ridurre lo sconcerto. E anche determinare il torto. [Leggi di più…]