Cambiare la legge elettorale in Italia è diventato, letteralmente, un gioco da ragazzi. Una variante perversa del gioco d’azzardo al quale affidano le loro speranze leader decadenti in cerca di un’ultima ondata di popolarità. Ma è un comportamento irresponsabile che sta producendo (e ha già prodotto) danni irreparabili per la qualità e la stabilità della nostra democrazia. Non c’è bisogno che ricordi che la nuova legge elettorale è la quinta approvata nel giro di 25 anni. In media, una ogni cinque anni. Negli altri paesi europei, nello stesso periodo di tempo si cambia al massimo il governo o il primo Ministro. Noi invece ci siamo (mal)abituati a cambiare direttamente le ‘regole del gioco’, convinti di ottenere così i risultati sperati. Dal 1994 ad oggi abbiamo votato sei volte (la settima è prevista per la primavera del 2018) e troppo spesso con un sistema elettorale diverso dal precedente e dissimile dal successivo. Uno scandalo di irresponsabilità e insipienza giuridica, politologica e, dunque, politica. [Leggi di più…]
Modello tedesco: doch, certamente sì
Sento l’obbligo di avvisare i lettori di questo forum che non sono fra i primi venti esperti italiani di leggi elettorali. Almeno, così ha deciso senza ripensamenti la Commissione Affari Costituzionali della Camera che non mi ha invitato alle audizioni in materia tenute fra la fine di marzo e l’inizio di aprile di quest’anno. Cercando di recuperare propongo qui di seguito la scheda elettorale usata in Germania, di qualche interesse per chi volesse importare il sistema elettorale tedesco che si chiama, non a caso, «proporzionale personalizzata». [Leggi di più…]