Non è l’età. Sono bastate un po’ di parole d’ordine, dal 2.0 al 4.0, passando per ‘rottamazione’, ‘sharing economy’ e qualche altro tormentone mediatico tra un tweet e un hashtag, perché si insinuasse pervasiva l’illusione che tutti i problemi dell’Italia fossero riconducibili solo ad un fatto anagrafico, quella che i sociologi hanno prontamente chiamato ‘questione generazionale’. Invece, avvicinandoci ormai al terzo decennio del terzo millennio, appare chiaro che quella che era stata presentata come la ‘rivoluzione dei quarantenni’ non sta dando i frutti sperati. Anzi. [Leggi di più…]
E se scegliessimo la parte sbagliata della storia?
Un grande giornalista italiano di area liberaldemocratica – ma in gioventù dirigente della Federazione Giovanile Comunista –prendendosela con i philosophes parigini, che in odio a Emmanuel Macron hanno deciso di non recarsi alle urne – non potendo, certo, dare il voto a una nazionalista come Marine Le Pen – ha scritto che «rischiano di stare dalla parte sbagliata della storia». Che la mostrificazione di Macron sia un errore, ne sono convinto anch’io: se fossi francese, come Alain Finkielkraut, lo voterei ‘par défaut’ ma il punto non è questo. È l’invito a non porsi contro la storia che ha suscitato in me un invincibile senso di inquietudine. «Sapere dove va il mondo» o «dove va la Storia» (con la esse maiuscola) è sempre stata, infatti, la caratteristica fondamentale della mens totalitaria, di destra e di sinistra. Per i nemici della ‘società aperta’, gli individui, con i loro desideri, le loro paure, le loro speranze, le loro istanze morali, i loro bisogni «umani troppo umani», vanno incontro alla nullificazione ontologica se si mettono a nuotare controcorrente. Solo se alzano le vele seguendo la direzione del vento giungeranno in un porto sicuro. [Leggi di più…]
E/lezioni francesi
1. Il ballottaggio per l’elezione del Presidente della Repubblica si svolge fra due candidati. Non ha nulla, proprio nulla a che vedere con il ballottaggio previsto nell’Italicum che si sarebbe svolto fra due liste/partiti e che avrebbe dato un cospicuo premio in seggi al vincente.
2. Nel ballottaggio francese a sostegno dei due candidati rimasti in lizza possono andare e sono andati alcuni dei candidati sconfitti. Fin da subito il socialista Benoît Hamon (2.268.738 voti) e in seguito il gollista François Fillon (7.126.277) hanno invitato a votare Macron. [Leggi di più…]