Navighiamo a vista in un mare di gadget tecnologici che promettono futuri di promesse false e convincenti, dissertiamo più o meno a sproposito su intelligenze artificiali di cui, nella maggior parte dei casi, non capiamo nulla, recitiamo ogni giorno sui social la parodia di vite immaginarie quanto stupide e tanto altro ancora che conforti la nostra percezione di essere a tutti gli effetti contemporanei, alla moda, allineati e beatamente anestetizzati di vuoto, parodie ‘credibili’ tra un blade runner di provincia e il tiktoker compulsivo. [Leggi di più…]
Tra Zuckerberg e Hegel
[Editoriale di «Paradoxa» 3/2023, “Singolarismo e Riconoscimento”, a cura di Stefano Zamagni]
Per mettersi in sintonia, emotiva prima che intellettuale, con queste pagine, sarebbe utile riguardare il film del 2010 di David Fincher, The Social Network, che racconta la nascita di Facebook dall’idea di un introverso studente di Harvard, non particolarmente brillante nelle interazioni sociali. In particolare, è interessante l’effetto di ambivalenza che la narrazione suscita e vuole suscitare. [Leggi di più…]