Non si sfugge al fare i conti con l’età, intesa non soltanto in senso biologico, ma anche come insieme di circostanze e di esperienze. L’età anagrafica è assunta da ciascuno in modi radicalmente diversi di vedere il mondo e quindi vivere e operare in esso.
Il ventaglio dei modi di assumere la propria età, dall’infanzia alla vecchiaia, si allarga progressivamente fino ad un certo punto, per poi tornare a restringersi, anche se non del tutto. Da un lato, la giovinezza sembra essere contrassegnata dal carattere della potenzialità, dall’altro, nel vecchio, da quello della ricchezza acquisita. Caratteri, peraltro, che non possono escludersi a vicenda, pena il divenire entrambi un’astrazione. L’acquisto non è reale se non contiene in sé il momento dinamico dell’acquisizione e il potenziale rimane velleitario se la potenzialità non passa all’atto. I due momenti, possibilità aperta e realtà acquisita, devono quindi compenetrarsi, senza confondersi, ma conservando un equilibrio che varia col tempo. [Leggi di più…]