Paradoxaforum

  • Home
  • Contatti
  • Chi siamo
Tu sei qui: Home / Il tema in discussione / Cause e conseguenze della dis-fatta della società italiana

Cause e conseguenze della dis-fatta della società italiana

25 Novembre 2019 di Ferdinando Spina Lascia un commento

Siamo oramai stancamente abituati allo scadimento del dibattito pubblico, alla sua totale de-formalizzazione, che diventa sempre più prezioso, anche (soprattutto!) sul web, un argomentare sobrio e rigoroso come in questo post, che affronta con coraggio i gravi problemi del paese senza cadere nel catastrofismo. Di più, Bixio si sforza, riuscendovi, di ampliare il focus della riflessione a processi storici e sociali generali, cosa anche questa molto rara in un dibattito pubblico tutto schiacciato sulla cronaca politica ed economica.

Se sono dunque rigore e visione organica a guidare l’analisi, ecco che Bixio ci offre una considerazione direi veramente ‘inattuale’: e cioè che tra le cause della dis-fatta della società italiana ci sia la sua mancata pacificazione, la perpetuazione e non risoluzione, negli anni della repubblica democratica, di conflitti politici e sociali che hanno radici storiche profonde. Porre oggi, o forse alla luce della storia della grande cultura italiana sarebbe meglio dire riproporre, il problema del declino in questi termini a me sembra coraggioso, perché viviamo in un clima morale in cui trionfa invece tutt’altro atteggiamento, quello dell’esaltazione del conflitto fine a sé stesso, dell’adesione identitaria assoluta ed escludente, della partigianeria che non ammette né l’incontro né la comprensione tra le parti. Lo riscontriamo nei lessici e nelle pratiche della politica, della cultura, della vita quotidiana. E Bixio evidenzia con lucidità le conseguenze di una tale faziosità oramai costitutiva dei rapporti sociali: ad esempio, nella fragilità della nazione, ovvero della minima solidarietà tra cittadini con una storia e con regole comuni; nell’inconsistenza del paese sulla scena internazionale; nella corporativizzazione e nel clientelismo.

Forse spingendo troppo in là il pensiero dell’autore, direi che la mancanza di un «autentico momento di sintesi» non è stata tanto una conseguenza storica ineluttabile quanto una precisa responsabilità di istituzioni e individui. Si suole attribuire il rifiuto della fatica che il riconoscimento della complessità comporta al populismo e a tutte le sue eterogenee, indefinite, manifestazioni. E tuttavia, io credo che questa responsabilità vada imputata anche a quegli intellettuali, ahimè anche a quegli accademici, che continuano a riproporre letture riduzioniste e faziose, ideologiche, della complessità del nostro tempo. Come è avvenuto e avviene tuttora, e sono molto d’accordo con Bixio, con il diniego dell’idea di nazione, cioè con la rinuncia al tentativo, peraltro certamente gravoso, di conciliare democrazia, sentimento nazionale e cosmopolitismo. Purtroppo, il narcisismo nichilista dell’intellettuale nostrano, ieri come oggi, fa facile breccia in quanti, tanti, «si battono per l’Idea, non avendone» (permettendomi anch’io di tornare a Flaiano).

Archiviato in: Il tema in discussione Etichettato con: fatti e disfatti

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Tema in discussione

  • Populismo
  • Cattolici e politica
  • Tema. Svolgimento
  • comunicazione politica
  • fatti e disfatti
  • Rientro a scuola. La sfida al Covid
  • Il vaccino della conoscenza
  • Guerra russo-ucraina

Newsletter

* campi obbligatori

Commenti recenti

  • Gianfranco Pasquino su I populismi sul fronte di guerra
  • Gianfranco Pasquino su Dalla cancellazione all’obliterazione
  • Sergio Belardinelli su La giustizia dopo i referendum

GLI AUTORI

IL TEMA IN DISCUSSIONE

Il conflitto in Ucraina: una sfida per l’ordine internazionale

16 Maggio 2022 di Federico Niglia Lascia un commento

I mezzi di informazione tendono a presentare e affrontare il conflitto in Ucraina non solo con categorie riduttive, ma addirittura alimentando una serie di contrapposizioni artificiose che certamente non giovano alla comprensione e al giudizio. Per riportare il dibattito su un binario più costruttivo ci si può iniziare a porre una serie di domande che non vengono poste o che vengono affrontate con … [continua]

Archiviato in: Il tema in discussione Etichettato con: Guerra russo-ucraina

La Cina nella guerra russo-ucraina

12 Maggio 2022 di Antonio Malaschini Lascia un commento

Nel valutare la posizione cinese sull’invasione russa dell’Ucraina, occorre partire da alcuni dati formali. In occasione delle Olimpiadi di Pechino, il 4 febbraio 2022, Putin e XI Jinping fanno riferimento in una loro dichiarazione congiunta ad una «amicizia senza limiti» (amicizia, si noti, e non alleanza) tra i due paesi. Nel documento la Russia ribadisce che considera Taiwan «parte inalienabile … [continua]

Archiviato in: Il tema in discussione Etichettato con: Guerra russo-ucraina

Aumentare le spese per la difesa? Parliamone!

11 Aprile 2022 di Andrea Locatelli Lascia un commento

La guerra in Ucraina ha sollevato una serie di domande a cui il dibattito politologico non può sottrarsi. Come anticipato da Emidio Diodato in un commento su queste pagine, gli studiosi di politica internazionale hanno il dovere di intervenire nel discorso pubblico e gli strumenti analitici necessari per uscire dalle secche di una polemica (ideologica o interessata che sia) ormai nauseante. Il … [continua]

Archiviato in: Il tema in discussione Etichettato con: Guerra russo-ucraina

Finis Europae? L’UE e la guerra

4 Aprile 2022 di Giuseppe Ieraci 7 commenti

La guerra russo-ucraina impone che ci si interroghi sul futuro dell’UE. L’integrazione europea è stata inizialmente ‘funzionale’, gli Stati mettevano assieme sforzi in ambiti socio-economici limitati, senza preoccuparsi della valenza politica di queste sinergie. Del resto non poteva esserci una valenza politica, perché la Guerra Fredda riduceva la sovranità internazionale europea, consegnava il … [continua]

Archiviato in: Il tema in discussione, Interventi Etichettato con: Guerra russo-ucraina

Politologi con l’elmetto e ingegneria internazionale

28 Marzo 2022 di Emidio Diodato Lascia un commento

La storia degli equilibri mondiali è da riscrivere, ma si sta scrivendo. Il pubblico ne pare avvertito e cerca di regolarsi. Ma è allevato dalla televisione e dai social e, sotto tutti gli aspetti, rimane altamente disinformato. O, come amava dire Sartori, malinformato. Allo stesso tempo il pubblico viene nutrito di una informazione emotiva, alimentata da immagini che fanno commuovere o … [continua]

Archiviato in: Il tema in discussione Etichettato con: Guerra russo-ucraina

Galleria fotografica

Questo slideshow richiede JavaScript.

Archivi

Contattaci

Nova Spes International Foundation
Piazza Adriana 15
00193 Roma

Tel. / Fax 0668307900
email: nova.spes@tiscali.it

Statistiche

  • 134.899 clic

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

© Copyright 2016 Paradoxa Forum · All Rights Reserved