Viviamo un’epoca di densità informativa, assaliti e assillati da informazioni e contenuti di ogni tipo.
Se le fonti si sono moltiplicate, la credibilità e la reputazione non sono garantite. Anzi sempre più si creano climi di sospetti trasversali che minacciano la fiducia dei cittadini, sempre più sviliti perché in troppe occasioni non possiedono strumenti adeguati per orientarsi, selezionare e adottare capaci di distinguere il vero dal verosimile.
In uno scenario nel quale la selezione delle questioni da porre all’attenzione delle opinioni pubbliche non è come in passato decisa da esperti e, sempre più, attraverso la Rete prodotta dal basso, per mezzo di criteri di popolarità, ad esempio il numero di like o al tenore dei commenti espressi sui social network. E dove si rischia di smarrire la percezione di ciò che è veramente importante e la capacità di rispondere in modo efficace ai problemi. E si esaspera la disinformazione, la deliberata creazione di notizie false per scopi politici o commerciali, e la misinformazione, la diffusione volontaria involontaria di informazioni false. [Leggi di più…]