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Bisogno di appartenenza

13 Aprile 2020 di Francesco Botturi 2 commenti

La prima reazione collettiva di fronte all’emergenza è stata all’insegna di un sorprendente senso di appartenenza e di solidarietà. Si è avvertito l’impegno della società, si è percepita la responsabilità dello Stato, soprattutto si è sentita pulsare la comunità nazionale a cui d’istinto si attribuisce il valore di un’appartenenza motivante.

Non è poco; come se l’evidenza dell’essere-con riemergesse dal fondo oscuro di un individualismo tanto irreale quanto diffuso e propagandato. Non è lo Stato che ci tiene insieme, non è la separazione individuale che ci basta; né il gioco tra questi due poli astratti genera qualcosa. Istituzione pubblica e individualità separata non danno motivazione al vivere insieme, e nemmeno a se stesse.

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Le «stronzate» nel tempo del coronavirus

6 Aprile 2020 di Michele Magno Lascia un commento

Tra le vittime del coronavirus bisogna ormai registrare anche il senso del ridicolo. Gli italiani non vogliono i cinesi, gli europei non vogliono gli italiani, i meridionali non vogliono i settentrionali. I virologi cercano di rassicurare i cittadini, i media seminano il panico. I luoghi pubblici vengono chiusi, farmacie e supermercati presi d’assalto. Il governo striglia le regioni, le regioni criticano il governo. Mentre il pil precipita, l’isteria collettiva vola sulle ali delle «stronzate».

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Quattro deficit nella gestione del Covid-19

2 Aprile 2020 di Marco Valbruzzi 2 commenti

In questo articolo mi voglio concentrare sulle principali carenze che si sono manifestate nel corso dell’emergenza prodotta dalla pandemia del Covid-19. Con una premessa, però. Queste sono riflessioni comode, fatte in pantofole, da chi si può permettere oggi, in questa situazione eccezionale, di pensare a cause e conseguenze dell’emergenza sanitaria standosene – non proprio allegramente, ma fermamente – sul divano. Riflettendo magari su come sarà il mondo di domani, quando la pandemia sarà passata e dovremo iniziare a immaginare nuove basi per la ricostruzione.

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Tre illusioni che possono aiutare le epidemie

30 Marzo 2020 di Stefano Semplici Lascia un commento

Covid 19 non è la prima e non sarà probabilmente l’ultima minaccia di questo tipo che dovremo affrontare. Nessuno può escludere che in futuro virus altrettanto contagiosi e più letali possano mettere in pericolo la vita di milioni di persone in ogni angolo del pianeta ed è proprio per questo che farsi trovare ‘preparati’ è importante. La lezione impartita da questa pandemia è dura, anche perché ci costringe a prendere atto che ci sono ‘illusioni’ difficili da superare e che dovremmo invece riconoscere finalmente come tali. Almeno tre – a mio avviso – meritano una particolare attenzione.

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Il Coronavirus tra natura e cultura

19 Marzo 2020 di Sergio Belardinelli 2 commenti

Questa pandemia scatenerà un pandemonio. Il mondo intero e l’Italia non saranno più come prima. Quando la natura mostra il suo volto matrigno, velenoso (il virus, appunto) produce danni non soltanto alla salute, ma a tutto quel grandioso artificio che chiamiamo mondo umano, costruito proprio, non dimentichiamolo, affinché potessimo difenderci dalla natura (gli animali feroci, la fame, la sete, il freddo), quindi sopravvivere, e nel contempo poter vivere bene o almeno in modo decente.

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La crisi del Covid-19 e il terzo settore

16 Marzo 2020 di Stefano Zamagni Lascia un commento

In questa crisi del Covid-19, che ci sta perseguitando dal 21 febbraio scorso, due dimensioni hanno attratto la quasi totalità delle attenzioni da parte sia dei soggetti pubblici istituzionali sia della politica e degli stessi cittadini: la dimensione sanitaria e quella economico-finanziaria. Nessuno potrà mai negare che si tratti di dimensioni di centrale rilevanza, ma sono le sole che devono essere prese in considerazione? Non lo credo proprio. Ciò a cui finora è stata prestata scarsa attenzione è la dimensione socio-relazionale e spirituale. Il fatto è che le persone in carne ed ossa – come si è soliti dire – soffrono non solamente per il dolore fisico che avvertono, ma pure per la situazione di abbandono e di isolamento in cui vengono a trovarsi in conseguenza della malattia. Ne deriva che, quando si dice ‘prima la salute’, si dice una verità parziale se la si intende in modo riduzionistico, come finora è accaduto, salvo rare eccezioni. Non mi pare, infatti, che la categoria di bene relazionale sia mai stata chiamata in causa in questa triste emergenza.

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    L’Europa da Ventotene ad oggi

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    31 Marzo 2025 di Dino Cofrancesco 3 commenti

    Giuseppe Ieraci sul post di ParadoxaForum, del 28 marzo, Sovversivi e comunisti a Ventotene, analizzando criticamente Il Manifesto di Ventotene ha parlato di «un apparato concettuale che oggi desta perplessità: lotta e coscienza di classe, rivoluzione, collettivizzazione, proletariato, sfruttamento capitalistico, imperialismo, si tratta di un linguaggio tardo ottocentesco che era tipico dell’humus … [continua]

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    Sovversivi e comunisti a Ventotene

    27 Marzo 2025 di Giuseppe Ieraci 2 commenti

    «La caduta dei regimi totalitari significherà sentimentalmente per interi popoli l’avvento della ‘libertà’; sarà scomparso ogni freno, ed automaticamente regneranno amplissime libertà di parola e di associazione. Sarà il trionfo delle tendenze democratiche». Sono parole di Silvio Berlusconi? Oppure di Volodymyr Zelenskyj? … [continua]

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    Quelli che l’Europa di Ventotene

    24 Marzo 2025 di Gianfranco Pasquino 1 commento

    «L’Europa di Ventotene», ha affermato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, «non è la mia Europa». Non avrebbe certamente potuto esserlo poiché lei non si sarebbe mai trovata fra i confinati a Ventotene, ma certamente a Roma fra i confinatori fascisti. Perché gli alleati del regime fascista che metteva in galera e confinava i suoi oppositori erano proprio i nemici dell’Europa di Ventotene. … [continua]

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