Poiché non sono un critico cinematografico né mi ritengo in grado di indicare ricette e analisi universalizzanti di alcun tipo, dichiaro immediatamente il mio personale e pregiudiziale approccio positivo e spesso assai empatico di fronte alla filmografia di Wim Wenders. Da quando poi, anni fa, Enrico Ghezzi propose da par suo su Rai 3, a notte fonda, una serie di film del grande regista giapponese Yasujiro Ozu, riconosciuto da Wenders come suo Maestro, ho amato Wenders ancora di più per la sua forte e rilanciata al presente rivisitazione della eredità di Ozu stesso, della cultura che rappresenta, della lente attraverso la quale egli guarda il mondo. [Leggi di più…]